Gli impianti elettrici invecchiano, come tutte le cose. Quando è il caso di rifare un impianto elettrico? Quando un impianto elettrico “è vecchio”?
Ci sono Leggi che impongono modifiche?
L’unico documento nel nostro paese che ha previsto un ammodernamento del parco impianti installati è la Legge 46/90. Il suo regolamento di attuazione DPR 447/91 ha previsto infatti un periodo transitorio per l’adeguamento degli impianti elettrici “non a regola d’arte”. Era necessario, in parole povere, adeguare gli impianti esistenti installando interruttori differenziali e impianto di terra.
Il successivo decreto 37/08 che ha abrogato la 46/90 non ha introdotto sostanziali novità per quanto concerne gli impianti esistenti.
Per cui per il Legislatore gli impianti elettrici in italia dovrebbero essere “tutti a norma”, anche se ovviamente così non è.
Non è quindi in vigore alcun provvedimento che obbliga a rinnovare un impianto… ma…
Nei luoghi di lavoro
Il decreto legislativo 81/08, il testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sancisce per il datore di lavoro, la valutazione di tutti i rischi, anche quello elettrico. Ne consegue che, se un impianto non è sicuro, vada immediatamente messo in sicurezza.
Anche a casa, per analogia, deve essere così.
Quando un impianto non è sicuro?
Ce lo può dire un professionista iscritto a ordine o albo, oppure un elettricista con i requisiti tecnico professionali riconosciuti in camera di commercio. E’ opportuno, anche se non obbligatorio, incaricare persona competente per valutare le condizioni di sicurezza dell’impianto elettrico.
E se è semplicemente “vecchio”?
Anche se perfettamente sicuro un impianto “vecchio” non può supportare le necessità della vita moderna. Inoltre sono disponibili sul mercato tantissime opportunità per rendere la casa più intelligente: è l’occasione giusta per mettere mano al proprio impianto.